Mi sono trovato a cena qualche
volta in un ristorante cinese della zona (pulito e con personale cortese, a
differenza di quel che vogliono far credere alcuni) e sebbene la prima volta
l'avessi snobbata ormai da due/tre ordino sempre la "birra cinese".
Il menu la definisce semplicemente così, quasi con orgoglio, ma il suo nome
commerciale è “Tsingtao”. (una tipo Lager con gradazione di 4,8% vol.)
Non voglio scrivere una
recensione semplicemente perché ammetto di non essere in grado di approfondire
gli aspetti che la compongono (gusto, bouquet, evoluzione, etc.) in maniera professionale.
Io le cose o le faccio bene o faccio a meno di farle.
Ve ne ho voluto scrivere
semplicemente per esprimere una mia opinione e constatazione: sarà l’ambiente o
il tipo di cibo ma altra birra non berrei al ristorante cinese. Gialla
paglierina il giusto e con un buon gusto morbido va giù che è un piacere con i
classici piatti speziati del dragone.
Sicuramente aiuta il riso
usato in preparazione (ok staranno bestemmiando i puristi delle legislazioni
teutoniche) ad arrotondarne il gusto e a renderla imparagonabile alle classiche
agre birracce che si trovano a costi irrisori. La bottiglia da 0.66 si porta via
di solito a poco più del costo di una media alla spina: cosa si vuole di più?
Va bene non è un’artigianale.
Ok non è nemmeno un’ottima industriale. Ma di certo secondo me andrebbe servita
a qualunque festa dove si vuole bere birra economica senza dover avvelenare
qualcuno facendogli credere di aver ingerito colluttorio.
In altri siti vedo
parecchie critiche ma d’accordo ci sta sicuramente per chi è abituato a ben
altre bevande e libagioni: per noi bevitori da quattro soldi (a volte, ma con gusto!) può essere
una fresca nota positiva.
Buona serata,
@Tosevita
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