Better , Bwin , poker online ( con tanto di freeroll ) gratta e vinci , scommesse sportive e compagnia bella ( help )
Buon giorno cari lettori,
torno a annoiarvi un po' parlando oggi di scommesse sportive, e in generale, tutto ciò che riguarda questo campo.
Come è noto, il problema di coloro (per mia personalissima opinione, definibili "soggetti deboli") che cedono al gioco d'azzardo senza più essere in grado di contenere la voglia irrefrenabile di giocare, è assai grave.
Questi soggetti non vedono più il gioco come azione fine al divertimento personale, ma bensì, come azione volta a soddisfare una voglia irrefrenabile e quasi incontenibile. Per questo giocano, giocano tanto. E nel gioco delle probabilità vanno a perdere tanto. Si indebitano. Giocano. Si indebitano. Giocano. Si indebitano. Finchè a un certo punto qualcosa li riporta "nel mondo"; li prende dal loro mondo virtuale fatto di gioco e del modo per reperire i fondi necessari a mantenere il gioco, e li scaraventa nella realtà. Chi è? Beh, solitamente gli ufficiali giudiziari e i decreti di ingiunzione. Magari anche la moglie, che scopre tutto insieme ai figli quando ormai il danno è grave.
Ecco, non condanno il gioco d'azardo in sè. Per l'amor del cielo, non è una partita a poker con gli amici o una grattatina al gratta e vinci a uccidere. Così come non condanno chi si beve il goccettino di amaro dopo mangiato.
Ebbene, io qui ora, codanno coloro che però vogliono coprire questo mostrando persone felici che grattano, scommettono e puntano. Condanno delle pubblicità che mostrano come facile la vittoria, celando quasi le innumerevoli volte che si perde. Ecco, condanno questo.
Loro sicuramente, se il mio blog fosse letto da più di 20 persone al giorno, mi scriverebbero che è implicito. Che solo i maggiorenni possono giocare, e un maggiorenne dovrebbe sapere che se si compra un gratta e vinci non si vince sempre sempre.
Ebbene io dico no.
Non è così, appunto, quelli che ho definito prima soggetti deboli, già portati a cedere al vizio del gioco potrebbero restarne più influenzati dalle pubblicità, e cascarci.
Senza magari non ci cadevano, ma esse gli danno quella scintilla che li porta sulla strada del baratro. Ma a loro che importa? Una volta che stampano i grattini, vedono che i soldi entrano a fiumi nei conti di gioco online, in resto cos'è? Parole? Numeri?
NO!!! Persone!!!!
P - E - R - S - O - N - E
Con i loro problemi, i loro sentimenti e le loro debolezze - tentazioni.
Cerchiamo di riflettere quando mandiamo un messaggio pubblicitario.
A presto lettori
grazie dell'attenzione concessami,
torno a annoiarvi un po' parlando oggi di scommesse sportive, e in generale, tutto ciò che riguarda questo campo.
Come è noto, il problema di coloro (per mia personalissima opinione, definibili "soggetti deboli") che cedono al gioco d'azzardo senza più essere in grado di contenere la voglia irrefrenabile di giocare, è assai grave.
Questi soggetti non vedono più il gioco come azione fine al divertimento personale, ma bensì, come azione volta a soddisfare una voglia irrefrenabile e quasi incontenibile. Per questo giocano, giocano tanto. E nel gioco delle probabilità vanno a perdere tanto. Si indebitano. Giocano. Si indebitano. Giocano. Si indebitano. Finchè a un certo punto qualcosa li riporta "nel mondo"; li prende dal loro mondo virtuale fatto di gioco e del modo per reperire i fondi necessari a mantenere il gioco, e li scaraventa nella realtà. Chi è? Beh, solitamente gli ufficiali giudiziari e i decreti di ingiunzione. Magari anche la moglie, che scopre tutto insieme ai figli quando ormai il danno è grave.
Ecco, non condanno il gioco d'azardo in sè. Per l'amor del cielo, non è una partita a poker con gli amici o una grattatina al gratta e vinci a uccidere. Così come non condanno chi si beve il goccettino di amaro dopo mangiato.
Ebbene, io qui ora, codanno coloro che però vogliono coprire questo mostrando persone felici che grattano, scommettono e puntano. Condanno delle pubblicità che mostrano come facile la vittoria, celando quasi le innumerevoli volte che si perde. Ecco, condanno questo.
Loro sicuramente, se il mio blog fosse letto da più di 20 persone al giorno, mi scriverebbero che è implicito. Che solo i maggiorenni possono giocare, e un maggiorenne dovrebbe sapere che se si compra un gratta e vinci non si vince sempre sempre.
Ebbene io dico no.
Non è così, appunto, quelli che ho definito prima soggetti deboli, già portati a cedere al vizio del gioco potrebbero restarne più influenzati dalle pubblicità, e cascarci.
Senza magari non ci cadevano, ma esse gli danno quella scintilla che li porta sulla strada del baratro. Ma a loro che importa? Una volta che stampano i grattini, vedono che i soldi entrano a fiumi nei conti di gioco online, in resto cos'è? Parole? Numeri?
NO!!! Persone!!!!
P - E - R - S - O - N - E
Con i loro problemi, i loro sentimenti e le loro debolezze - tentazioni.
Cerchiamo di riflettere quando mandiamo un messaggio pubblicitario.
A presto lettori
grazie dell'attenzione concessami,
Luca
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